Disparità uomo-donna - Benefici per l'assunzione di donne nel 2021 - Decreto Interministeriale 16 ottobre 2020

Le agevolazioni riguardano le assunzioni nel settore privato e consistono nello sgravio del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro per 12 mesi in caso di contratto a termine e di 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato o trasformazione a tempo indeterminato di un contratto a termine

11 novembre 2020 - 508

L’art. 4, comma 11, della Legge n. 92/2012 (c.d. “Legge Fornero”), ha introdotto un incentivo per le assunzioni effettuate, a decorrere dal 1° gennaio 2013, con contratto di lavoro dipendente, a tempo indeterminato o a tempo determinato anche in somministrazione, di donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, residenti nelle aree di cui all'art. 2 n. 18) lettera e) del regolamento CE n. 800/2008, ora sostituito dall’art. 2, punto 4, lettera f), del regolamento UE n. 651/2014 (c.d. “aree svantaggiate”), ovvero in settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera di almeno il 25% la disparità media occupazionale di genere.

 

Le agevolazioni riguardano le assunzioni nel settore privato e consistono nello sgravio del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro per 12 mesi in caso di contratto a termine e di 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato o trasformazione a tempo indeterminato di un contratto a termine.

 

All'individuazione dei settori interessati si provvede, per l'anno successivo, entro il 31 dicembre di ogni anno, con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.

 

Sul sito istituzionale del Ministero del lavoro è stato pubblicato il Decreto Interministeriale del 16 ottobre 2020, concernente il tasso di disparità uomo-donna nei vari settori, che – sulla base delle elaborazioni Istat riferite al 2019 - individua, per l'anno 2021, i settori e le professioni caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% il valore di disparità medio.

 

Tra i settori individuati, riportati nella tabella A del decreto in esame, è annoverato anche il settore delle Costruzioni, per il quale è rilevato un tasso di disparità uomo-donna pari all’83,6%.

 

Nell’ambito delle professioni, menzionate nella tabella B, si rileva, in particolare, un tasso di disparità pari al 95,1% nella categoria Artigiani e operai specializzati dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici.

AI.mb