Iniziativa regionale per il recupero del patrimonio immobiliare invenduto o sottoutilizzato
Il provvedimento approva i criteri di una manifestazione di interesse per la realizzazione di nuova edilizia residenziale sociale, il recupero e la destinazione a servizi abitativi sociali del patrimonio immobiliare pubblico e privato non utilizzato o sottoutilizzato
Nel Bollettino Ufficiale della Regione
Lombardia n. 29, Serie Ordinaria, del 16 luglio 2020 è stata pubblicata la D.g.r. 14 luglio 2020 - n. XI/3363
recante “Approvazione dei criteri della
manifestazione di interesse per interventi volti alla realizzazione di nuova
edilizia residenziale sociale, il recupero e la destinazione a servizi
abitativi sociali del patrimonio immobiliare pubblico e privato non utilizzato
(sfitto invenduto) o sottoutilizzato”.
Il provvedimento approva i criteri di una
manifestazione di interesse per la realizzazione di nuova edilizia residenziale
sociale, il recupero e la destinazione a servizi abitativi sociali del
patrimonio immobiliare pubblico e privato non utilizzato (sfitto invenduto) o
sottoutilizzato che saranno approvati successivamente con apposito atto e lo
schema tipo di convenzione tra Regione, Comune e Soggetto attuatore per la messa
a disposizione e la gestione di alloggi da destinare a servizi abitativi
sociali.
La manifestazione
di interessi dà attuazione all’allegato 3 dell’Accordo di Programma, richiamato
in apertura, tra Regione Lombardia e Ministero alle Infrastrutture e trasporti,
siglato scorso anno ed è finalizzata a mettere a disposizione nuove unità
immobiliari/alloggi da destinare a SAS, sia in locazione permanente, sia in
locazione temporanea, attraverso il finanziamento di progetti caratterizzati:
- dall'integrazione
di interventi edilizi con componenti gestionali dei servizi abitativi sociali;
- da
elementi che ne favoriscano la rapidità di intervento;
- da
zero consumo di suolo, attraverso interventi volti a coinvolgere soggetti
pubblici e privati
- proprietari
di stock abitativo non utilizzato.
Il provvedimento inoltre intende
incentivare, in un’ottica coerente con le indicazioni tracciate dall’art. 4,
l.r. n. 16/2016 in tema di accreditamento dei servizi abitativi pubblici e
sociali, l’attuazione della gestione sociale, attraverso la sperimentazione di
un approccio che integri tale dimensione con la gestione dei servizi
tecnico-amministrativi del patrimonio immobiliare e dei servizi per il
funzionamento, la fruizione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare.
Inoltre, la volontà è quella di attivare meccanismi virtuosi di sinergia tra
funzioni residenziali, servizi integrativi alla residenza e altre funzioni, in
chiave di sviluppo del territorio e di attuare interventi volti a favorire
l’autonomia abitativa dei giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni.
Regione Lombardia
mette a disposizione per queste attività € 23 milioni, attraverso finanziamenti
concedibili nella misura del 100% delle spese rendicontate ed entro il seguente
limite massimo di costo convenzionale di recupero definito per unità di
superficie commerciale, come definita nello schema di convenzione tipo
(allegato B al provvedimento), e dipendente dalla durata del vincolo di
destinazione d’uso a SAS:
- 300 €/mq nel caso di vincolo per 8 anni;
- 425
€/mq nel caso di vincolo per 15 anni;
- 600
€/mq nel caso di vincolo per 25 anni.
In presenza di
elementi sperimentali e/o di qualità aggiuntiva del progetto di natura
gestionale, il finanziamento è concedibile entro il seguente limite massimo:
- 375
€/mq nel caso di vincolo per 8 anni;
- 530
€/mq nel caso di vincolo per 15 anni;
- 750
€/mq nel caso di vincolo per 25 anni.
Gli elementi
sperimentali e/o di qualità aggiuntiva del progetto di natura gestionale sono
indicati nel seguente elenco, indicativo e non esaustivo:
- miglioramento
del contesto urbano;
- interventi
sperimentali (es. cohousing, condomini solidali);
- raccordo
con altre politiche sociali, sanitarie, urbanistiche;
- promozione
della solidarietà tra generazioni mediante progetti di sostegno reciproco;
- abitazioni
con spazi comuni per favorire legami sociali;
- mix
abitativo;
- attuazione
di una gestione sociale, in un’ottica di integrazione con gli aspetti di
property e facility management.
Il finanziamento massimo concedibile per
ogni progetto è di €
Potranno
accedere all’agevolazione regionale soggetti privati (persone giuridiche) e
soggetti pubblici (ad eccezione di Comuni e ALER), che siano proprietari o
abbiano la piena disponibilità (per l'intera durata del servizio abitativo
oggetto di finanziamento) degli immobili da destinare a servizi abitativi
sociali e che presentino progetti di intervento localizzati in uno dei 133
comuni della Lombardia delle prime cinque classi di intensità di fabbisogno
abitativo ai sensi del Programma Regionale di Edilizia Residenziale Pubblica
Le proposte di finanziamento dovranno essere
corredate da una dichiarazione di intesa del Comune sul cui territorio è
localizzato l’intervento, sulla scorta dell’apposito fac-simile che sarà
predisposto dalla Struttura competente, con il quale l’Amministrazione Comunale
condivide le finalità del progetto.
Sono ammissibili
progetti che prevedano interventi di recupero edilizio, su immobili non
utilizzati, la cui unità minima di intervento può essere costituita:
- dall’intero
edificio;
- da
una porzione definita di edificio (intero piano, intero corpo scala, …);
- da
alloggi sparsi nell’ambito dello stesso Comune, purché gestiti con progetto
unitario costituito da un numero minimo di 10 ed un numero massimo di 40
alloggi.
Gli immobili dovranno essere costituiti da
unità immobiliari da adibire a funzione abitativa, anche a seguito di cambio di
destinazione d'uso, compatibilmente allo strumento urbanistico di riferimento.
Le unità immobiliari oggetto di intervento devono risultare non utilizzate, non
locate o non concesse in comodato d'uso a terzi alla data di presentazione
dell'istanza di partecipazione alla manifestazione di interesse.
Le unità immobiliari in progetto potranno essere costituite da alloggi e strutture residenziali per l’offerta di posti letto e ulteriori servizi dedicati a particolari categorie di utenza (es. anziani, studenti universitari,…), aventi le caratteristiche di cui al Titolo IV della L.R. 8 luglio 2016, n. 16 (recante “Servizi abitativi sociali”).
Sono considerate
ammissibili le spese per opere edilizie, gli oneri per la sicurezza e l’IVA per
l’attuazione dei seguenti interventi edilizi:
- interventi
di manutenzione ordinaria;
- interventi
di manutenzione straordinaria;
- interventi
di restauro e di risanamento conservativo;
- interventi
di ristrutturazione edilizia;
- interventi
per il completamento di edifici non ultimati.
Inoltre, esclusivamente per le voci di spesa
del quadro economico riferite agli oneri complementari (spese tecniche,
allacciamenti, etc.) è riconosciuto un importo forfettario complessivamente
pari al 5% del costo dei lavori. Tale importo, soggetto a rendicontazione,
verrà rideterminato in funzione delle spese ammissibili effettivamente
validate.
La procedura attivata per la segnalazione
delle domande sarà a graduatoria, determinata sulla base della valutazione
delle proposte di intervento corredate dalla documentazione che sarà
esplicitata nei successivi provvedimenti.
Le proposte ammesse a finanziamento saranno
perfezionate mediante la presentazione di un progetto definitivo e/o titolo
abilitativo e la sottoscrizione di un’apposita convenzione tra Regione
Lombardia, Comune competente e soggetto proponente, finalizzata a regolare la
fase di costruzione e di gestione del servizio abitativo.
MV.mb